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Controllo dei flussi turistici - Azione C4

L'escursionismo, che ogni anno fa registrare sul Gran Sasso un afflusso di circa 30.000 visitatori, rivela la frequentazione concentrata di pochi sentieri, ad esempio le Vie Normali a Corno Grande, che in virtù di ciò sono soggetti a forte erosione. Analogamente, una sensibile pressione turistica viene registrata in alcune aree, come quella di Fonte Vetica, con gravi conseguenze sulla conservazione delle praterie. In entrambi i casi sono evidenti gravi fenomeni erosivi dei sentieri che appaiono sensibilmente scavati, con incisione della roccia sottostante il suolo e trasporto della breccia sulle praterie circostanti. In altre aree il sentiero è diventato poco visibile e gli escursionisti passano un po' ovunque con danni alla rara e peculiare flora d'alta quota. Il fenomeno è stato osservato specialmente sui ghiaioni e le aree rocciose, le più delicate, ma è chiaramente visibile anche in corrispondenza di alcuni tratti di sentiero che attraversano le praterie: in quest'ultimo caso si assiste all'escavazione del piano di calpestio del sentiero da parte delle acque meteoriche, le quali trasportano la ghiaia smossa ad invadere le praterie circostanti con cambiamento delle condizioni ecologiche delle aree interessate al fenomeno. Il disturbo, oltre agli habitat, riguarda anche alcune specie animali tra cui spiccano il Camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata) e la vipera dell'Orsini (Vipera ursinii).

Un pesante impatto è dato anche dal turismo su strada, che si manifesta principalmente in corrispondenza delle strade che attraversano l'altopiano di Campo Imperatore. Nonostante i divieti vigenti, inoltre, gli autoveicoli (fuoristrada, SUV, motociclette, QUAD) non si limitano a percorrere le strade asfaltate ma invadono anche le carreggiate secondarie e le praterie circostanti, danneggiandole. Alcune aree sono spesso occupate da grandi gruppi di persone in gita che parcheggiano le automobili sulle praterie per fare pic-nic, danneggiando le superfici e lasciando talvolta dei rifiuti non biodegradabili.

In considerazione dell'impatto che tali consuetudini hanno sulla conservazione delle praterie, questa azione del progetto mira ad eliminarne e a mitigarne le minaccie attraverso il restauro e la riqualificazione di 10 Km di sentieri, la delimitazione di otto aree da adibire a parcheggio e l'installazione di una segnaletica ad hoc che permetta di incalanare i flussi turistici in aree opportunamente attrezzate, salvaguardando in tal modo la naturalità dei pascoli.
La strada di Campo imperatore
 
Rivendita e ristoro a Campo Imperatore
 
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