Nell'obiettivo della difesa a lungo termine delle praterie dalle minacce di degrado derivanti ad un tempo dalle pratiche zootecniche e turistiche, le attività del progetto si articoleranno intorno ai due capisaldi strategici della regolamentazione del pascolo e del miglioramento della fruizione turistica in aree di elevato valore naturalistico.

Per quanto attiene alla prima, il progetto contempla una serie articolata di azioni, alcune delle quali propedeutiche come la realizzazione di una banca dati geografica e fotografica relativa all'utilizzo del suolo e alle aree più danneggiate e l'avvio di relazioni virtuose con i portatori d'interesse locali, al fine di ottenere una proficua condivisione dello spirito e degli obiettivi del progetto.

A tal proposito è di cruciale importanza l'armonizzazione dei regolamenti di pascolo, nel quadro di un processo di negoziazione che tiene in debito conto le problematiche gestionali e socio-economiche degli allevatori. Saranno realizzati in questo ambito una serie di interventi infrastrutturali capaci di produrre dirette ricadute migliorative sulla conservazione degli habitat, tra i quali la realizzazione di nuovi abbeveratoi, per far sì che il bestiame sia indotto a distribuirsi in modo più omogeneo sul territorio, l'installazione di recinti e ricoveri per vitelli e ovini e azioni, per una più efficace mitigazione dei danni da predazione e di conseguenza del conflitto sociale, e sarà garantita, per tutta la durata del progetto, una costante azione di orientamento e sostegno tecnico, onde facilitare la disseminazione delle migliori pratiche di organizzazione del pascolo. Contestualmente saranno recintati i laghetti d'alta quota, per evitare che l'accesso incontrollato del bestiame possa distruggerne le rive.

Tra le azioni dedicate alla gestione turistica, il progetto prevederà interventi di restauro della rete sentieristica, la realizzazione di otto aree di parcheggio per autoveicoli e camper e l'installazione di un'apposita cartellonistica, nell'ottica di far convergere i grandi flussi turistici in aree dedicate, salvaguardando i prati pascoli.

E' prevista, infine, una divulgazione itinerante di buone pratiche per gli allevatori e per il pubblico, con l'apertura di punti informativi in quattro punti strategici del Parco e, con essa, attività di informazione e sensibilizzazione civica in merito al progetto e alla fruizione rispettosa e consapevole del territorio come bene comune.