(04 Ottobre 2016) - I veterinari di progetto impegnati sul campo con 660 sopralluoghi nelle aziende zootecniche.
L'adozione di buone pratiche di gestione degli allevamenti e di conduzione del pascolo aumenta la  produttività aziendale e migliora lo stato di conservazione delle praterie. Con queste finalità i veterinari di "Praterie" hanno totalizzato ad oggi ben 660 sopralluoghi nelle aziende dell'area di progetto.

Grazie a questa presenza capillare sul territorio, a vantaggio del più importante comparto produttivo delle aree montane, essi raccolgono le esigenze degli operatori, assicurano assistenza sanitaria, suggeriscono migliorie gestionali, valutano le cause di mortalità del bestiame, costruiscono relazioni positive con gli operatori: con significative ricadute sulla percezione del Parco e sulla mitigazione del conflitto.

Cani da gregge abruzzese, formidabili guardiani di ovini e bovini.
Tra le buone pratiche apportate dal progetto per mitigare l'impatto delle predazioni e il conseguente conflitto con la presenza della specie protetta del lupo, c'è la consegna alle aziende zootecniche di cuccioli di cane da gregge abruzzese utilizzati tradizionalmente per la guardiania degli ovini e, per la prima volta in via sperimentale, per proteggere vacche e vitelli allo stato brado.

Ad oggi sono stati consegnati agli allevatori 27 cuccioli: 19 per ovini e 8 per i bovini. La particolarità, in questo caso, è che fin da piccoli i cani sono spinti a socializzare con i vitelli, stazionando nelle stalle, insieme alla madre, fino allo svezzamento: ricevono così l'imprinting che genera in loro senso di appartenenza al "branco" e istinto di protezione. L'addestramento di questi  formidabili cani è curato dal C.I.R.CA. – Centro Internazionale di Ricerca sul Cane da lavoro, che da tempo collabora con il Parco Gran Sasso Laga nell'ambito di vari progetti Life+.