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Home » News » » » » » N. 4 Dicembre 2016

Comunicare il valore dei pascoli

Da Philip Lymbery ad Aurelio Manzi, gli esperti sostengono la missione di "Praterie"

Dalle azioni di comunicazione e di divulgazione sono giunte, in questo 2016, significative conferme alla missione del progetto LIFE "Praterie". Nel mese di maggio, in particolare, dalla sua visita ai luoghi di progetto, lo scrittore inglese Philip Lymbery, autore del celeberrimo libro "Farmageddon" e direttore di CIWF International (Compassion in World Farming), ha tratto esperienze e documentazione che confluiranno in un libro e in un video di prossima pubblicazione anche in Italia. Le azioni e gli obiettivi di progetto, le pratiche di pascolo estensivo privilegiate nell'area protetta in relazione al mantenimento della biodiversità,  hanno incontrato l'interesse dello scrittore, oggi leader di un impegno globale in difesa del benessere animale e da sempre impegnato ad indagare i vantaggi dell'allevamento estensivo per l'ambiente e per l'uomo e a ricercare nel mondo esempi positivi e  virtuosi in tal senso.

Consapevole che l'accesso al pascolo per gli animali è purtroppo cosa molto rara nella zootecnia italiana, Lymbery ha gradito la scoperta delle verdi ed estese praterie, delle mandrie libere incontrate in gran numero lungo il percorso, dei coltivi in quota di Castel Del Monte e Santo Stefano di Sessanio, oltre che l'incontro con l'allevatore Giulio Petronio: con il suo gregge, i suoi prodotti, la sua storia e la sua sapienza, capace di trasmettere l'idea di un'equilibrata e serena  integrazione tra l'uomo e l'ambiente.

Per "Praterie" si è trattato di una preziosa occasione per condividere intenti e visioni, oltre che per divulgare i valori di progetto oltre i confini regionali e nazionali. Come pure illuminanti sono stati, a fine estate, gli esiti del workshop "L'erbario e il pecorino di castel del Monte", organizzato dagli operatori degli Help Desk allo scopo di riflettere sulla relazione che intercorre tra la conservazione della biodiversità dei pascoli e la qualità dei prodotti dell'allevamento estensivo.

L'etnobotanico Aurelio Manzi e il docente dell'Università di Teramo Giampiero Sacchetti, intervenuti al workshop insieme alla casara Manuela Tripodi, hanno comunicato che "C'è un legame inscindibile tra le qualità del territorio e del pascolo e le qualità delle produzioni casearie perché le proprietà sensoriali sono strettamente correlate all'ambiente in cui gli animali vivono, si muovono e si nutrono".

Esistono dunque valori d'eccellenza, di gusto e di qualità, nei formaggi derivati dal latte degli animali che pascolano, in special modo nelle straordinarie praterie tutelate dal Parco, tanto ricche di biodiversità. Le essenze e gli aromi si riversano nel latte e di qui nei formaggi, le cui caratteristiche gustative ed olfattive sono il valore aggiunto dei prodotti del nostro pastoralismo.





 
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