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Home » News » » » » » N. 3 Dicembre 2015

Le attivita' di networking rafforzano le alleanze

Allevatori e amministratori del Parco traggono utili indicazioni dal viaggio studio nelle terre dell'Asiago DOP

La tutela dei pascoli come garanzia di qualità del prodotto finale, corresponsabilità nella conservazione della biodiversità delle praterie, al fine di garantire produzioni casearie uniche ed inimitabili, volontà programmatica di lavorare insieme per migliorare il pascolo nei territori del Parco, questo il senso dell'esperienza che amministratori e allevatori, insieme ad alcuni membri dello staff di "Praterie", hanno vissuto a settembre ad Asiago, ospiti della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni.

Il viaggio studio, scaturito dalle attività di networking del progetto, è stato organizzato al fine di conoscere e confrontare la gestione del pascolo e dell'allevamento e di trarre spunti utili a migliorare le stesse attività nel Parco. Quella degli Altopiani di Asiago, del resto, non solo è una realtà affermata nel campo dell'allevamento e della trasformazione del latte ma si trova, analogamente alle aziende dell'area protetta, ad operare su SIC e ZPS, ovvero su aree tutelate ai massimi livelli in base alle normative europee.

La delegazione ha visitato il caseificio Pennar incontrandone il direttore, Fiorenzo Rigoni, che ha evidenziato con decisione i capisaldi strategici della realtà di Asiago: "Da un lato la conservazione e la tutela della biodiversità, dall'altro l'ottenimento di prodotti caseari certificati e derivati da bovine nutrite solo ed esclusivamente con le erbe del pascolo".

L'esperienza sul campo ha previsto la visita gli alpeggi e alle malghe della Piana di Marcesina e di Valmaron, con sopralluoghi alle strutture e confronto con i malgari sulle tecniche e sulle regole da osservare per la conduzione dell'allevamento e la produzione dei formaggi. Le riflessioni dei protagonisti restituiscono le indicazioni tratte dal viaggio che possono ispirare idee per migliorare le realtà locali, con la volontà programmatica di unire gli sforzi per svilupparla in senso sostenibile. "Esistono indubbiamente qui delle buone pratiche seguite sia dagli allevatori che dagli amministratori - sottolinea Antonio De Felice, funzionario del Comune dell'Aquila – che caratterizzano poi anche tutta la filiera collegata all'allevamento. La manutenzione dei pascoli permette di ricavare reddito". "Possiamo anche noi metterci intorno a un tavolo e trovare delle soluzioni – afferma il Presidente dell' Amministrazione Separata dei Beni di uso Civico di Paganica, Massimiliano Pieri - poi ci si prova tutti insieme a crescere".

"Si vede qui che i pascoli danno i loro frutti perché sono ben curati" – dice Rodolfo Marronaro, produttore e allevatore, come Enrico Guetti, che riflette che "ad Asiago la  qualità sta pagando e che anche gli allevatori del Parco sono in grado di dare garanzie al consumatore sulla qualità dei loro prodotti". "Ci dobbiamo provare – aggiunge Elia Serpetti, Presidente dell'ASBUC di Arischia (AQ) – dobbiamo partire subito col darci delle regole e cercare di ottenere buoni risultati anche da noi".





 
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