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Home » News » » » » » N. 3 Dicembre 2015

La mappa tracciata dai veterinari

Assistenza nella gestione e diffusione di buone pratiche facilitano l'adesione degli allevatori al progetto

Un'articolata serie di azioni di assistenza e divulgazione di buone pratiche, molte delle quali implementate proprio grazie al confronto costante con gli allevatori e in risposta ad esigenze emerse dalla quotidianità dell'attività pastorale, sono state intraprese dai veterinari di progetto al fine di agevolare ed incoraggiare il pascolo in quota. Gli interventi sono legati a tre distinte azioni: la A.5 - Valutazione delle problematiche gestionali legate all'allevamento estensivo di bovini ed equini su pascoli montani,  la C2 - Attuazione di interventi strutturali per incoraggiare la pastorizia omogenea sui pascoli ed E1 -  Diffusione itinerante di buone pratiche e di input gestionali.


La prima azione ha previsto una valutazione approfondita delle modalità di gestione aziendale, per mettere in luce quelle criticità che, se legate alla mancata adozione di buone pratiche di allevamento, potessero essere risolte con interventi diretti. Durante i sopralluoghi sono state raccolte, inoltre, tutte le informazioni utili a formulare i profili aziendali e a compilarne un data base: l'ubicazione degli allevamenti e le aree di pascolo più utilizzate, le strutture in uso e le modalità di conduzione del pascolo, la gestione delle categorie vulnerabili e degli aspetti sanitari, i fattori legati alla genetica e alla riproduzione, le necessità strutturali e dei punti di abbeverata.


L'azione C.2 ha previsto l'assegnazione agli allevatori di strumenti ed infrastrutture per la gestione del bestiame sulle aree di pascolo in quota ed ha visto, ad oggi,  la consegna dei materiali per la realizzazione di diverse tipologie di recinzioni: in particolare quella di un laghetto, con il duplice risultato di proteggere gli animali e di tutelarne le acque,  sei recinti di parto per bovini, un recinto anti-dirupo per bovini e cavalli al pascolo, un recinto sperimentale di pascolo per equidi, quarantatré recinti elettrificati per la realizzazione di stazzi notturni per ovini. Nell'ambito della medesima azione sono stati distribuiti tra gli allevatori trentotto tendostrutture mobili per il ricovero degli agnelli, sedici cani da gregge per la guardiania degli ovini, più uno per la guardiania sperimentale dei bovini.

L'azione E1, infine, avviata nel giugno 2013 e tuttora in atto, ha visto i veterinari di progetto  effettuare circa quattrocento sopralluoghi nelle aziende al fine di valutare le cause di mortalità del bestiame e diffondere buone pratiche di gestione, garantendo nel contempo un'assistenza qualificata e continuativa fortemente apprezzata dagli allevatori. La conoscenza e la condivisione delle problematiche dell'allevamento, ottenute grazie al contatto diretto e costante dei veterinari impegnati sul campo, ha influenzato positivamente i rapporti con gli operatori, con positive ricadute sulla comunicazione che, unitamente ai percorsi partecipativi con i gruppi di interesse, ha generato reciproca fiducia, riducendo sensibilmente la conflittualità.





 
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