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Home » News » » » » » N. 3 Dicembre 2015

Nel segno della partecipazione

di Domenico Nicoletti

La cornice del dialogo e del confronto migliora la relazione Parco/territorio

"Praterie" è un progetto che si rivolge interamente al territorio per dimostrare concretamente la possibilità di una relazione viva e costruttiva con chi vive ed opera nella terra del Parco, avendone cura, costruendone le economie e plasmandone il paesaggio.

In quest'ottica di evoluzione, gli allevatori, gli amministratori e tutti gli operatori locali sono autentici protagonisti e, nel rispetto delle loro tradizioni, il Parco sente la responsabilità di farsi strumento per qualificare e portare nella modernità conoscenze e saperi millenari che  diventano grandi opportunità per forme di micro economia diffusa, in quanto oggi il mercato richiede sempre di più autenticità e qualità.

Il progetto "Praterie", dunque, con un impegno forte e qualificato a diversi livelli e con una cura nei confronti della biodiversità che tiene in massima considerazione le esigenze degli utilizzatori dei pascoli, si distingue come il mezzo per dimostrare la volontà di cooperare per il bene del territorio, nel rispetto dei suoi valori, usi e costumi,  e facendo dell'autenticità un brand di ospitalità e di sviluppo sostenibile.

La scelta della partecipazione, come metodo di relazione e di ricerca di una sempre più integrata relazione tra l'uomo e la natura, costituisce dunque un'eredità importante per la governance dell'area protetta, oltre che un prezioso viatico di rapporti, conoscenze, dialogo e fiducia.

In occasione degli incontri che abbiamo recentemente avviato con le realtà territoriali, abbiamo perciò rilanciato una volontà partecipativa che guardi concretamente ai problemi reali che vivono gli operatori del territorio e che apra, grazie ai regolamenti sperimentali previsti dal progetto, ad una nuova forma di co-pianificazione, soprattutto in merito al Regolamento del Parco che seguirà l'approvazione del Piano del Parco.

In tal modo si potrà concretamente dimostrare come il contributo delle realtà locali può diventare occasione di regole condivise e di reale crescita collettiva.

 
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