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Home » News » » » » » N. 2 Dicembre 2014

Verso una migliore gestione delle risorse idriche e degli habitat

Il progetto restituisce alla collettivita' un fontanile d'alta quota. Recintati i primi laghetti

Il primo stralcio degli interventi relativi all'azione C.1 (Ridistribuzione dei punti d'acqua), che prevede la costruzione di tre nuovi abbeveratoi per il bestiame ed il restauro di quattro fontanili esistenti, oltre alla recinzione dei laghetti d'alta quota Racollo, Pietranzoni e Fossa di Paganica mediante recinti elettrificati fissi, abbinata alla ricostruzione o ristrutturazione di altrettanti abbeveratoi, nel mese di novembre ha restituito al territorio, nella sua piena funzionalità e compiutezza estetica, un fontanile d'alta quota in località "I Banconi". Situato sulla cresta che sovrasta il Vasto (AQ), a circa 1800 m di quota, nei pressi della sorgente "Acqua di San Franco", il fontanile viene utilizzato da circa cinquemila capi di bestiame che pascolano sulle praterie tra Piana dei Cavallai ed il versante ovest del Monte Jenca.
A causa della posizione disagevole, per il trasporto dei materiali da costruzione: pietre e sabbia, e delle attrezzature di cantiere, tra cui una betoniera, si è fatto ricorso ad un elicottero, generosamente messo a disposizione dal Corpo Forestale dello Stato, in uno straordinario gioco di squadra che ha ottenuto anche di stimolare l'intervento autonomo di un allevatore del posto, che ha provveduto a liberare con mezzi propri l'unica via di accesso al sito invasa dai detriti. I lavori sono stati egregiamente realizzati dalle maestranze del Parco ed eseguiti in modo da bene inserire l'opera nel paesaggio circostante.
Nell'ambito della medesima azione, i tecnici di staff hanno preliminarmente sperimentato la recinzione del Lago Racollo, al fine di verificare metodologia, soluzioni tecniche e soprattutto replicabilità dell'intervento sugli altri specchi d'acqua. Su queste basi, in aggiunta a quanto previsto dal progetto, si è proceduto a recintare il piccolo lago di Valle Ombra, nella Piana del Voltigno (PE), incanalandone le acque in un abbeveratoio posto a valle. In questo caso l'Ente Parco, su proposta di un gruppo di allevatori locali, si è reso disponibile a fornire il materiale necessario alla recinzione: pali di castagno e rete elettrosaldata, affinché essi stessi, in una spontanea forma di collaborazione con il Comune di Carpineto della Nora, che ha messo a disposizione le sue maestranze, potessero realizzare la  recinzione ed inaugurarla già alla metà di agosto. Scopo di questa, come delle tre recinzioni programmate nell'ambito del progetto, è di tutelare l'habitat dei laghetti in quota, prevenendo l'accesso del bestiame, cui si garantiscono efficienti alternative per l'abbeverata,  ed evitando così che calpestio, fango e deiezioni possano causare l'eutrofizzazione delle acque.




 
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