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Interventi per favorire il pascolo in alta quota
Distribuite tendostrutture, recinzioni e cani da guardiania al fine di mitigare la predazione ed il conflitto
Interventi pratici, puntuali e quanto più condivisi con i portatori d'interesse sostanziano il gruppo di azioni di "Praterie" finalizzate al miglioramento delle pratiche di pascolo. Grazie a più di duecentosedici visite alle aziende zootecniche, effettuate dai veterinari (azione A.5), si è ottenuto non soltanto il primo database su presenza, consistenza e tipologia delle attività di allevamento in quota, ma anche un quadro della vulnerabilità delle imprese e delle criticità su cui occorre lavorare per raggiungere uno degli obiettivi cruciali del progetto: fare del pascolo un presidio per la conservazione della biodiversità delle praterie e degli operatori zootecnici degli alleati nella tutela delle aree di interesse.
L'impegno dei tecnici si è accompagnato alla disseminazione di buone pratiche, input gestionali ed assistenza sanitaria (azione E.1), interventi che hanno consentito anche il censimento degli allevamenti e di registrarne le necessita' infrastrutturali, soprattutto in tema di approvvigionamento idrico. A tal proposito, i tecnici di staff incaricati dell'attuazione di interventi per la ridistribuzione dei punti d'acqua (azione C.1) hanno svolto sopralluoghi mirati, effettuando la mappatura dell'intero sistema idrico e procedendo, sulla base di questa, alla pianificazione degli interventi più urgenti.
Contestualmente, trentotto tendostrutture mobili per il ricovero degli agnelli in quota sono state consegnate in comodato d'uso gratuito ad altrettanti allevatori (azione C.2) per le previste finalita' di favorire il pascolo in zone remote, destagionalizzare le produzioni, migliorare il benessere animale e garantire una piu' efficace difesa degli animali dalle predazioni.
Per il medesimo scopo, a seguito di pubblico bando, sono stati distribuiti agli allevatori i materiali per la costruzione di strutture a protezione di bovini ed equidi al pascolo, recinzioni che in tre casi sono già funzionanti nei territori comunali di Carpineto della Nora (PE), Arsita (TE) e Crognaleto (TE). Si è provveduto, inoltre, sulla base di buone pratiche precedentemente saggiate, alla distribuzione agli allevatori di cani da guardiania, utilizzati per la prima volta, in via sperimentale, anche per la protezione dei bovini.
Per la protezione degli equidi, sono state progettate delle recinzioni sperimentali estese, della superficie di undici-tredici ettari, la cui perimetrazione sarà effettuata con pali di castagno e vetroresina. Le tre strutture, che prevedono l'impiego di fili elettrificabili disposti in sette file, sono servite da tre elettrificatori a batteria, ricaricati tramite pannelli fotovoltaici e saranno affidate ad altrettante aziende, operanti nei comuni dell'Aquila, Pizzoli e Crognaleto, selezionate tra quelle che, nel corso delle visite di monitoraggio, hanno dimostrato la più alta vulnerabilità agli eventi di predazione.